“Il tenore in bicicletta” coverbook
Sinossi: “Il tenore in bicicletta” di M. Piccaluga
“Nella Milano di inizio Novecento, si svolgono le peripezie di un orfanello che ignora di essere nato da una fuggevole avventura tra un famosissimo cantante lirico e una servetta d’albergo. Egli possiede un dono o forse una condanna: quando meno se lo aspetta cade in una sorta di deliquio durante il quale intona con una potente voce da tenore arie e romanze delle opere liriche più famose pur non conoscendone nemmeno una. Dapprima adottato da una coppia di mezzadri del Lodigiano, all’età di dieci anni scappa per sfuggire ai maltrattamenti dei fratellastri. Così giunge, badile in spalla, nella grande città dove è dapprima garzone edile, poi strillone, fabbro, acchiappa-topi, imbonitore, mantenuto, comparsa teatrale insofferente alle ferree regole della Lirica. Tutte le vicende del protagonista si svolgono nel rispetto descrittivo di una Milano sfiorata dalla prima guerra mondiale e, anni dopo, dall’avvento del fascismo. Molti i personaggi che ruotano attorno a lui e all’inseparabile bicicletta: dal teppistello Menotti che diventerà il suo più grande confidente, alla contessa Livia Lorandi, benefattrice, al gigante buono Ettore Pavana, re degli ambulanti, alla ambiziosa Matelda Mainetti che gli svelerà i piaceri del sesso e l’ipocrisia dei borghesi. Due le figure femminili fondamentali: lo spettro della povera mamma Isolina che per un certo periodo gli apparirà in sogno e l’ex prostituta e amica di infanzia Aldina, insieme alla quale salperà per l’America in cerca di fortuna. Definito da un agente letterario non tanto un romanzo di formazione quanto una favola per adulti, l’opera si sforza di descrivere la vita della gente nei primi decenni del Novecento -migrazioni di massa comprese- e avrebbe la presunzione di avvicinare alla Musica Lirica chi non la conosce.”
Presentato il 12 Maggio 2018 al Salone del Libro di Torino